23. Sughero e composti organici volatili

Rédigé le 15/03/2019
Luca Barigelli (2000), Federico Giancarli (2000), Alessio Petrellini (2000) IIS Galilei, Jesi (AN)


Lo scopo dello studio è verificare la capacità del sughero di assorbire gli inquinanti detti composti organici volatili (COV). Il componente principale delle pareti della cella del sughero è la suberina; sono presenti anche lipidi e sostanze fenoliche, che insieme formano gli estrattivi rimovibili mediante solventi. Per condurre gli esperimenti gli autori scelgono dei tappi di sughero. I COV sono rappresentati da toluene, stirene e benzaldeide.



Si usano due serie di 5 tappi ciascuna; una di queste è posta sottovuoto per 2 ore per eliminare, il più possibile, l’aria dalle celle. Ogni serie è posta, con toluene e benzaldeide contenute in due provette separate, entro una bottiglia chiusa ermeticamente. Periodicamente un tappo di ogni serie è sottoposto ad estrazione con etanolo assoluto. La soluzione ottenuta e diluita viene usata per registrare gli spettri Visibile–UV. Lo stesso procedimento è seguito per lo stirene.



I dati sperimentali evidenziano che il toluene e lo stirene sono più assorbiti della benzaldeide. La macromolecola della suberina, infatti, ha una frazione molto elevata di catene idrocarburiche apolari rispetto ai pochi gruppi contenenti ossigeno, più polari.



La benzaldeide nella serie dei tappi sottovuoto sembra raggiungere nel lungo periodo uno stato di saturazione. Il toluene, anche nel lungo periodo, non raggiunge lo stato di saturazione a dimostrazione della grande capacità del sughero di assorbirlo. Lo stirene è assorbito come il toluene per lo stesso periodo di esposizione. In conclusione, sostengono Alessio, Federico e Luca, il sughero possiede la capacità di assorbire dall’ambiente notevoli quantità dei tre COV e, quindi, potrebbe essere usato a questo scopo.