L’attuale situazione dei disturbi dell’umore mostra un panorama preoccupante e non adeguatamente sottoposto all’attenzione della comunità scientifica: la depressione è stimata dall’Organizzazione mondiale della sanità la seconda causa di invalidità nel 2020.
L’esponenziale miglioramento dei sistemi IoT dimostra di essere un valido alleato della medicina per la sua capacità di raccogliere, processare, analizzare e mostrare grandi quantità di dati.
OnMind è un progetto finalizzato al supporto delle cure psicofarmaceutiche e terapeutiche per le persone affette da depressione e bipolarismo stagionale che si basa sull’analisi dell’interazione tra fattori ambientali e fisiologici correlati a queste patologie per un’azione attiva del paziente congiunta alla guida del terapeuta. Mira ad aumentare l’efficacia del trattamento potenziando il rapporto interpersonale e fornendo al medico un’immagine organica del paziente e della patologia, attraverso l’interpretazione dei dati raccolti passivamente.
Il sistema si compone di un wearable indossato dal paziente, un’app mobile e una piattaforma desktop dedicata al terapeuta. Il prototipo è formato da un insieme di sensori, un microcontrollore con Bluetooth connesso in Cloud sfruttando uno Smartphone come gateway.
Si basa sulla letteratura scientifica circa la fisiologia del ciclo circadiano e dello stress con attenzione a HRV, ossigenazione sanguigna, fasi del sonno e correlazione con equilibrio termico e luminoso.
Elisa è convinta che OnMind possa favorire la ricerca permettendo studi di grandi moli di dati sui quali compiere analisi statistiche.