14. L’Ultima Cena. La scienza rende eterno il Cenacolo Vinciano

Rédigé le 15/03/2019
Beatrice Alparone (2000), Elisa Cuozzo (2000) Liceo linguistico - ITC Carlo Emilio Gadda, Paderno Dugnano (MI)


Il progetto sviluppato in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca e il Museo Cenacolo parte da un elemento che caratterizza i cinquecentoventi anni di vita dell’affresco: la sua estrema fragilità. L’opera è tra le più vulnerabili dell’intero patrimonio artistico e i motivi principali sono due: la rivoluzionaria tecnica con cui Leonardo la realizzò e il sovrapporsi di problematiche legate agli agenti chimici presenti nell’aria e ad una serie di fattori esterni che fungono da vere e proprie minacce per il dipinto. Sulla base di queste considerazioni, Beatrice ed Elisa decidono di approfondire la situazione attuale dell’opera, che guardi al futuro della stessa con ambizione e risolutezza.

 



Da qui l’idea di suddividere lo studio in tre fasi; la prima è quella del “Passato” e comprende una ricerca di testi ed articoli di giornale. La seconda riguarda il “Presente” e pone l’attenzione sugli studi scientifici, effettuati o ancora in corso, che permettono ad oggi di conservare il dipinto in condizioni ideali nonostante tutte le minacce esterne.



Infine le due giovani sviluppano una terza fase, quella del “Futuro” con l’obiettivo di preservare e rendere fruibile l’intero patrimonio artistico italiano coinvolgendo le nuove generazioni, scoprendo che i ragazzi hanno un enorme interesse per l’arte e la scienza e che sono pronti a cimentarsi in progetti analoghi.